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Diritti?

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Goodnews? Really?

case1.jpg   Domenica 25 marzo è iniziata la nuova serie di Report, voce solitaria del giornalismo d’inchiesta italiano.

In coda all’interessante servizio TELECOM: DEBITI E SPIE, come consuetudine della passata serie, la Gabanelli ha tentato di tirarci su il morale con il servizio di chiusura, della serie GOODNEWS.

La buona notizia che ieri sera ci ha raccontato Giuliano Marrucci riguardava l’autocostruzione (sul sito della trasmissione è disponibile sia la trascrizione che il video del servizio completo).

 Ora semplifico un po’, tanto chi vuole si guarda il video o si legge la trascrizione del servizio.

Allora siamo a Paderno Dugnano e ci sono Maurizio, Aurelia, Camel e Leonardo: tutti immigrati, tutti lavoratori, tutti con lo stesso problema, la casa. Con il loro stipendio non ce la fanno a fare un mutuo e intanto buttano i soldi in affitto.

Arriva la ONG Alisei che si propone di assisterli nell’autocostruzione della propria casa: i 5 ottengono un appezzamento di terreno dal comune e si mettono al lavoro nel tempo libero, nelle giornate di vacanza, nelle pause dei turni di lavoro. E Alisei li aiuta per tutto quanto riguarda gli aspetti della direzione lavori. Riporto dal loro sito: “architetti, consulenti esperti in materia di immigrazione, mediatori, amministratori, tutte persone che si sono occupate e si occupano di implementare, sostenere e accompagnare gli autocostruttori in tutte le fasi del progetto fino al termine della edificazione delle case.”

E poi, dopo due anni di fatiche potranno entrare nella loro nuova casa con un mutuo di 600 euro al mese (quanto ora alcuni di loro pagano di affitto) per 20 anni. E Giuliano Rinucci, con la sua voce fuori campo, ci dice che per gente come loro due anni di sacrifici sono il male minore…

Beh è qui che comincio a dubitare che la notizia sia tanto buona.
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Giornalisti di Repubblica.it e del Corriere.it: BASTARDI!!!

tv-trans2.gif   A vedere la foto di un ‘portavoce’ che chiacchera con un trans tutti si indignano (chi per un motivo e chi per un altro) e addirittura si parla di possibili catastrofi familiari (che mai avvengono comunque, al limite un po’ di cagarella).

La privacy la privacy mioddio!!!

Chissà come mai della privacy ce ne si può fottere se in prima pagina si sbattono dei bambini palestinesi.
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